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AL CAMPO ROM: VIVA IL REDDITO DI CITTADINANZA

Ieri a Mattino 5 mi sono trovato a commentare un servizio dove un gruppo di Rom si diceva ben contento del reddito di cittadinanza che stanno per ricevere: non dichiarano redditi o case. Sono contrario al reddito di cittadinanza non perché non servano misure di contrasto alla povertà ma perché questa misura non distingue tra chi ha diritto di essere aiutato perché è malato o anziano e chi non ha voglia di lavorare. Pensate-rimanendo all’esempio dei Rom-che quando gli verrà offerto un posto di lavoro accetteranno?

AL CAMPO ROM: VIVA IL REDDITO DI CITTADINANZAIeri a Mattino 5 mi sono trovato a commentare un servizio dove un gruppo di Rom si diceva ben contento del reddito di cittadinanza che stanno per ricevere: non dichiarano redditi o case. Sono contrario al reddito di cittadinanza non perché non servano misure di contrasto alla povertà ma perché questa misura non distingue tra chi ha diritto di essere aiutato perché è malato o anziano e chi non ha voglia di lavorare. Pensate-rimanendo all’esempio dei Rom-che quando gli verrà offerto un posto di lavoro accetteranno?

Pubblicato da Massimo Blasoni su Martedì 7 maggio 2019

È PIÙ FACILE PARLARE CHE… FARE

Qualche giorno fa a Mattino5 sono stato “aggredito” da una certa Donato, sostenitrice dell’uscita dall’euro, del fatto che il debito pubblico non esiste e che il reddito di cittadinanza è la via d’uscita. Le ho garbatamente risposto che l’unica soluzione è invece il lavoro. In Italia – spesso non per mancanza di volontà ma di occasioni – è occupato il 58% della popolazione adulta, in Germania il 75%: dunque servono più opportunità. C’è una cosa poi che non capisco, la stragrande maggioranza di quelli che parlano di economia e impresa in tv non ha mai gestito un’azienda. Evidentemente è più facile parlare che… fare.

È PIÙ FACILE PARLARE CHE… FAREQualche giorno fa a Mattino5 sono stato “aggredito” da una certa Donato, sostenitrice dell’uscita dall’euro, del fatto che il debito pubblico non esiste e che il reddito di cittadinanza è la via d’uscita. Le ho garbatamente risposto che l’unica soluzione è invece il lavoro. In Italia – spesso non per mancanza di volontà ma di occasioni – è occupato il 58% della popolazione adulta, in Germania il 75%: dunque servono più opportunità. C’è una cosa poi che non capisco, la stragrande maggioranza di quelli che parlano di economia e impresa in tv non ha mai gestito un’azienda. Evidentemente è più facile parlare che… fare.

Pubblicato da Massimo Blasoni su Mercoledì 5 dicembre 2018

Massimo Blasoni interviene a Uno Mattina – Rai Uno

A Uno Mattina mi hanno chiesto se le misure che consentono di andare in pensione prima creeranno nuova occupazione per i giovani. In realtà, secondo me, è giusto che ognuno di noi possa scegliere di anticipare l’uscita dal lavoro vedendosi però ridotta la pensione. Questo vale soprattutto per i lavori usuranti. E’ difficile immaginare una persona di 66 anni alla catena di montaggio o su un’impalcatura. Non è questo però il modo di creare occupazione per i giovani. Insomma non si tratta di sostituire un lavoratore anziano con un giovane scaricandone i costi su uno dei sistemi pensionistici più costosi del mondo. Piuttosto occorre far crescere le aziende aumentando l’occupazione, soprattutto quella giovanile.

Massimo Blasoni interviene ad Agorà – RaiTre

Il fatto certo è che tutti debbono pagare le tasse e che va sanzionato duramente chi non lo fa. E’ giusto che una parte delle risorse che produciamo con il nostro lavoro vada allo Stato che deve occuparsi di servizi e solidarietà. E’ profondamente ingiusto però che da noi il prelievo fiscale superi il 50% tra tasse sul reddito, sulla casa, sul risparmio, Iva e mille altre gabelle. Ed è ancor più ingiusto che una parte di questo denaro (che con fatica abbiamo guadagnato) finisca per alimentare sprechi e spesa improduttiva. La nostra Presidenza della Repubblica costa 236 milioni l’anno, circa 6 volte in più rispetto alla Monarchia inglese. L’ammodernamento e il miglioramento della Salerno-Reggio Calabria è costato negli anni 8 miliardi di euro. Una cifra 20 volte superiore a quella destinata alle autostrade francesi. Il costo delle pensioni di chi ha smesso di lavorare prima dei 40 anni, è di 9 miliardi l’anno.

Massimo Blasoni interviene a Uno Mattina

Secondo uno studio delle camere di commercio italiane l’anno scorso sono state aperte 120.000 nuove piccole imprese da giovani sotto i 35 anni. Negozi, bar, laboratori artigiani, e-commerce. Metà sono cessate nell’anno, l’altra metà resiste. Sono segnali di speranza in un Paese che di speranza ne dà poca. Dove banche, burocrazia e tasse ce la mettono tutta per far desistere chi ci vuol provare e la scuola non è al passo coi tempi. In bocca al lupo ragazzi, a voi e a tutti quelli che lavorano, noi Italiani abbiamo ancora molte cose da dire…malgrado tutto.