REDDITO DI CITTADINANZA: TROPPI SUSSIDI, POCHE OFFERTE DI LAVORO.

Ieri a Mattino Cinque il caso di una cantante neomelodica che ha chiuso il negozio preferendo prendere i 700 euro del reddito di cittadinanza. La difesa dei Cinque Stelle: in ogni ambito ci sono delle frodi. Sbagliano perché se un giovane decide di non iniziare a lavorare perché preferisce il reddito di cittadinanza non commette alcuna frode. Piuttosto è errato l’impianto della legge che favorisce l’assistenzialismo o peggio il lavoro a nero. È vero che bisogna accettare gli impieghi proposti ma se il lavoro non c’è? Non tutti sanno che il sussidio di 18 mesi in 18 mesi può essere prorogato all’infinito. Accanto agli ammortizzatori sociali per chi ha perso il lavoro vorrei una norma per aiutare soltanto malati e anziani e non i troppi furbetti.

REDDITO DI CITTADINANZA: TROPPI SUSSIDI, POCHE OFFERTE DI LAVORO.Ieri a Mattino Cinque il caso di una cantante neomelodica che ha chiuso il negozio preferendo prendere i 700 euro del reddito di cittadinanza. La difesa dei Cinque Stelle: in ogni ambito ci sono delle frodi. Sbagliano perché se un giovane decide di non iniziare a lavorare perché preferisce il reddito di cittadinanza non commette alcuna frode. Piuttosto è errato l’impianto della legge che favorisce l’assistenzialismo o peggio il lavoro a nero. È vero che bisogna accettare gli impieghi proposti ma se il lavoro non c’è? Non tutti sanno che il sussidio di 18 mesi in 18 mesi può essere prorogato all’infinito. Accanto agli ammortizzatori sociali per chi ha perso il lavoro vorrei una norma per aiutare soltanto malati e anziani e non i troppi furbetti.

Pubblicato da Massimo Blasoni su Lunedì 14 ottobre 2019

NO A NUOVE TASSE SULLA SALUTE

Il Governo si appresta a incrementare i ticket sanitari. Però se continuiamo ad aumentare sempre di più le tasse a chi già le paga, anziché combattere l’enorme evasione, impoveriamo sempre più il ceto medio. Le tasse in Italia sono già altissime e se vogliamo una sanità migliore – assumere nuovi medici, fare ricerca – dobbiamo invece aggredire l’enorme quantità di sprechi. Il Policlinico di Milano costa come l’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria ma ha il doppio dei posti letto. A Reggio dal 2013 non c’è traccia di contabilità e molti fornitori venivano pagati due volte. In studio l’unico contrario era Marco Rizzo dei Comunisti Italiani: non ne dubitavo.

NO A NUOVE TASSE SULLA SALUTEIl Governo si appresta a incrementare i ticket sanitari. Però se continuiamo ad aumentare sempre di più le tasse a chi già le paga, anziché combattere l’enorme evasione, impoveriamo sempre più il ceto medio. Le tasse in Italia sono già altissime e se vogliamo una sanità migliore – assumere nuovi medici, fare ricerca – dobbiamo invece aggredire l’enorme quantità di sprechi. Il Policlinico di Milano costa come l’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria ma ha il doppio dei posti letto. A Reggio dal 2013 non c’è traccia di contabilità e molti fornitori venivano pagati due volte. In studio l’unico contrario era Marco Rizzo dei Comunisti Italiani: non ne dubitavo.

Pubblicato da Massimo Blasoni su Giovedì 3 ottobre 2019

IERI A MATTINO CINQUE.

La trasmissione parte con il caso di una pasticceria a Napoli dove i dipendenti si sono licenziati: preferivano ottenere il reddito di cittadinanza e lavorare in nero, alzarsi alle cinque di mattina certamente è faticoso. Il reddito di cittadinanza ovviamente non crea lavoro ma assistenzialismo. Sono assolutamente necessarie misure contro la povertà ma per chi è malato, anziano o disabile. Non certo per chi preferisce il divano.

IERI A MATTINO CINQUE.La trasmissione parte con il caso di una pasticceria a Napoli dove i dipendenti si sono licenziati: preferivano ottenere il reddito di cittadinanza e lavorare in nero, alzarsi alle cinque di mattina certamente è faticoso. Il reddito di cittadinanza ovviamente non crea lavoro ma assistenzialismo. Sono assolutamente necessarie misure contro la povertà ma per chi è malato, anziano o disabile. Non certo per chi preferisce il divano.

Pubblicato da Massimo Blasoni su Giovedì 12 settembre 2019

Ieri a Quarta Repubblica, mi sono confrontato con Claudio Borghi, presidente della commissione bilancio della camera e responsabile economia di Salvini. Di fatto sosteneva l’uscita dall’euro: su questo non concordo e non credo nemmeno che sia la tesi ufficiale della lega. Occorre un’Europa diversa, non una strada da percorrere da soli. Ci sono migliaia di giovani e imprese italiane che ogni giorno competono in Europa, malgrado la burocrazia, le tasse e le enormi inefficienze del nostro Paese. Occorre sostenerli, perché creino occupazione, ricchezza e futuro.

Ieri a Quarta Repubblica, mi sono confrontato con Claudio Borghi, presidente della commissione bilancio della camera e responsabile economia di Salvini. Di fatto sosteneva l’uscita dall’euro: su questo non concordo e non credo nemmeno che sia la tesi ufficiale della lega. Occorre un’Europa diversa, non una strada da percorrere da soli. Ci sono migliaia di giovani e imprese italiane che ogni giorno competono in Europa, malgrado la burocrazia, le tasse e le enormi inefficienze del nostro Paese. Occorre sostenerli, perché creino occupazione, ricchezza e futuro.

Pubblicato da Massimo Blasoni su Mercoledì 29 maggio 2019

AL CAMPO ROM: VIVA IL REDDITO DI CITTADINANZA

Ieri a Mattino 5 mi sono trovato a commentare un servizio dove un gruppo di Rom si diceva ben contento del reddito di cittadinanza che stanno per ricevere: non dichiarano redditi o case. Sono contrario al reddito di cittadinanza non perché non servano misure di contrasto alla povertà ma perché questa misura non distingue tra chi ha diritto di essere aiutato perché è malato o anziano e chi non ha voglia di lavorare. Pensate-rimanendo all’esempio dei Rom-che quando gli verrà offerto un posto di lavoro accetteranno?

AL CAMPO ROM: VIVA IL REDDITO DI CITTADINANZAIeri a Mattino 5 mi sono trovato a commentare un servizio dove un gruppo di Rom si diceva ben contento del reddito di cittadinanza che stanno per ricevere: non dichiarano redditi o case. Sono contrario al reddito di cittadinanza non perché non servano misure di contrasto alla povertà ma perché questa misura non distingue tra chi ha diritto di essere aiutato perché è malato o anziano e chi non ha voglia di lavorare. Pensate-rimanendo all’esempio dei Rom-che quando gli verrà offerto un posto di lavoro accetteranno?

Pubblicato da Massimo Blasoni su Martedì 7 maggio 2019

NO AL LAVORO NERO

Secondo l’ISTAT sono ancora tre milioni i lavoratori italiani in nero. Una piaga da estirpare. Il lavoro sommerso non dà diritto a malattie, ferie e alla pensione. Il problema però non si risolve promulgando nuove leggi – in Italia ce ne sono anche troppe – piuttosto facendo rispettare quelle esistenti. Non aiuta molto stabilire per legge un salario minimo se poi l’eccessiva tassazione sul lavoro rende difficile fare nuove assunzioni e se sono ben pochi i controlli sul lavoro nero.
Ieri a Mattino Cinque.

Innanzitutto, oggi vanno i miei auguri a tutte le Donne!NO AL LAVORO NERO Secondo l'ISTAT sono ancora tre milioni i lavoratori italiani in nero. Una piaga da estirpare. Il lavoro sommerso non dà diritto a malattie, ferie e alla pensione. Il problema però non si risolve promulgando nuove leggi – in Italia ce ne sono anche troppe – piuttosto facendo rispettare quelle esistenti. Non aiuta molto stabilire per legge un salario minimo se poi l'eccessiva tassazione sul lavoro rende difficile fare nuove assunzioni e se sono ben pochi i controlli sul lavoro nero. Ieri a Mattino Cinque.

Pubblicato da Massimo Blasoni su Venerdì 8 marzo 2019

LE CHIACCHIERE STANNO A ZERO

Ieri a Mattino 5 sul tema lavoro. Spunto la vicenda di Abramo Zampella, un uomo di 46 anni che ha perso il lavoro, con una figlia malata. L’occupazione in Italia si sviluppa solo se l’economia funziona e le aziende sono motivate a investire. Nel nostro Paese, però, è molto difficile. Tasse, burocrazia, poche infrastrutture, anche per questo cresciamo meno degli altri Paesi europei. Mentre intervenivo, però, ho capito che di fronte a un problema tangibile diventava ridicolo questionare con gli altri ospiti sui temi di economia. Ho fatto l’unica cosa concreta che potevo fare. Ho proposto un posto di lavoro al signor Abramo. Mi è piaciuto quello che aveva detto: non voglio aiuti ma un’occupazione.

LE CHIACCHIERE STANNO A ZEROIeri a Mattino 5 sul tema lavoro. Spunto la vicenda di Abramo Zampella, un uomo di 46 anni che ha perso il lavoro, con una figlia malata. L'occupazione in Italia si sviluppa solo se l'economia funziona e le aziende sono motivate a investire. Nel nostro Paese, però, è molto difficile. Tasse, burocrazia, poche infrastrutture, anche per questo cresciamo meno degli altri Paesi europei. Mentre intervenivo, però, ho capito che di fronte a un problema tangibile diventava ridicolo questionare con gli altri ospiti sui temi di economia. Ho fatto l'unica cosa concreta che potevo fare. Ho proposto un posto di lavoro al signor Abramo. Mi è piaciuto quello che aveva detto: non voglio aiuti ma un'occupazione.

Pubblicato da Massimo Blasoni su Mercoledì 27 febbraio 2019

NESSUNO SI ILLUDA

La presentazione della tessera del reddito di cittadinanza, quasi fosse il nuovo iPhone, non mi ha fatto certo cambiare idea. Vanno aiutati economicamente gli anziani o i malati che non possono lavorare. Per il resto meno sussidi e più occasioni di lavoro. Avrei preferito investire una parte rilevante di quei soldi in infrastrutture: vie di comunicazione, aeroporti ma soprattutto autostrade digitali. Se non riduciamo burocrazia e tasse e non innoviamo l’Italia non ci saranno nuove assunzioni. E nessuno si illuda di poter “stampare moneta” per garantire alle persone di stare a casa senza lavorare. Il problema è che i primi a non aver mai lavorato… sono molti degli attuali politici.

NESSUNO SI ILLUDALa presentazione della tessera del reddito di cittadinanza, quasi fosse il nuovo iPhone, non mi ha fatto certo cambiare idea. Vanno aiutati economicamente gli anziani o i malati che non possono lavorare. Per il resto meno sussidi e più occasioni di lavoro. Avrei preferito investire una parte rilevante di quei soldi in infrastrutture: vie di comunicazione, aeroporti ma soprattutto autostrade digitali. Se non riduciamo burocrazia e tasse e non innoviamo l'Italia non ci saranno nuove assunzioni. E nessuno si illuda di poter "stampare moneta" per garantire alle persone di stare a casa senza lavorare. Il problema è che i primi a non aver mai lavorato… sono molti degli attuali politici.Ieri a Canale 5

Pubblicato da Massimo Blasoni su Giovedì 7 febbraio 2019

È PIÙ FACILE PARLARE CHE… FARE

Qualche giorno fa a Mattino5 sono stato “aggredito” da una certa Donato, sostenitrice dell’uscita dall’euro, del fatto che il debito pubblico non esiste e che il reddito di cittadinanza è la via d’uscita. Le ho garbatamente risposto che l’unica soluzione è invece il lavoro. In Italia – spesso non per mancanza di volontà ma di occasioni – è occupato il 58% della popolazione adulta, in Germania il 75%: dunque servono più opportunità. C’è una cosa poi che non capisco, la stragrande maggioranza di quelli che parlano di economia e impresa in tv non ha mai gestito un’azienda. Evidentemente è più facile parlare che… fare.

È PIÙ FACILE PARLARE CHE… FAREQualche giorno fa a Mattino5 sono stato “aggredito” da una certa Donato, sostenitrice dell’uscita dall’euro, del fatto che il debito pubblico non esiste e che il reddito di cittadinanza è la via d’uscita. Le ho garbatamente risposto che l’unica soluzione è invece il lavoro. In Italia – spesso non per mancanza di volontà ma di occasioni – è occupato il 58% della popolazione adulta, in Germania il 75%: dunque servono più opportunità. C’è una cosa poi che non capisco, la stragrande maggioranza di quelli che parlano di economia e impresa in tv non ha mai gestito un’azienda. Evidentemente è più facile parlare che… fare.

Pubblicato da Massimo Blasoni su Mercoledì 5 dicembre 2018

MASSIMO BLASONI INTERVIENE A SKY TG 24

IL FUTURO È DIETRO L’ANGOLO
Metà delle professioni attuali sono già oggi concretamente automatizzabili e i nostri figli che ora vanno alle elementari da adulti probabilmente faranno un mestiere che attualmente nemmeno esiste. Rischiamo di perdere in futuro milioni di posti di lavoro, eppure in Italia anzichè pensare ad affrontare l’epoca digitale attraverso investimenti in innovazione e istruzione il dibattito politico sembra guardare più al passato e al gossip. Intanto la parte migliore dei nostri giovani finisce per andare all’estero a cercare opportunità. L’altroieri a Skytg24 economia con il vice di Di Maio all’economia Galli.

IL FUTURO È DIETRO L'ANGOLOMetà delle professioni attuali sono già oggi concretamente automatizzabili e i nostri figli che ora vanno alle elementari da adulti probabilmente faranno un mestiere che attualmente nemmeno esiste. Rischiamo di perdere in futuro milioni di posti di lavoro, eppure in Italia anzichè pensare ad affrontare l'epoca digitale attraverso investimenti in innovazione e istruzione il dibattito politico sembra guardare più al passato e al gossip. Intanto la parte migliore dei nostri giovani finisce per andare all'estero a cercare opportunità. L'altroieri a Skytg24 economia con il vice di Di Maio all'economia Galli.

Pubblicato da Massimo Blasoni su Giovedì 29 novembre 2018

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